CHI SIAMO

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Il territorio
La storia
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Siamo nel sud della Maremma Toscana, nei pressi del villaggio medievale Capalbio. La nostra Maremma è una terra ancora molto selvaggia: 198.000 ettari, il 44% delle terre, sono coperti da boschi e terre boscate, solo il 2% da vigneti. A pochi chilometri da noi, verso l’entroterra, grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso, si trova il cielo notturno più puro e stellato dell’Italia Peninsulare, e non a caso la più alta concentrazione di osservatori del Paese.

 

La nostra è una piccola valle nelle prime colline, a 15 km dal mare, a un’altitudine media di 145 m. Ci prendiamo cura di 142 ettari, 30 dei quali di vigna, 20 di olivi, il resto sono campi liberi e boschi. Il colle Monteti, che ci separa da Capalbio, ci protegge dai forti venti del Mediterraneo, consentendo una costante brezza gentile che corre nella nostra valle, da e verso il mare, a beneficio delle nostre viti.

 

Il mare vicino, visibile verso sud dal punto più alto del vigneto, la macchia mediterranea, i boschi e i campi assolati, il Monteti e la brezza, le colline verso nord fino al monte Amiata, creano una magia di profumi, luci, sfumature e intensità, che sono la vera fonte d’ispirazione dei nostri vini e del nostro lavoro.

CHI SIAMO

Quando comincia la nostra storia? Se proprio bisogna stabilire una data, comincia nel 1998, quando Gemma e Paolo Baratta, dopo anni di ricerca in Toscana, scoprono questa piccola valle nella bassa Maremma, a pochi chilometri dal mare e custodita da un colle magnetico, il Monteti.

Ma le storie di chi produce vino non hanno mai date certe. Forse è cominciata nell’apprendistato infantile negli anni della guerra trascorsi da Paolo nella campagna dei nonni, negli esperimenti giovanili tra le viti della casa di famiglia nell’Oltrepò Pavese, nel desiderio della maturità di tornare alla terra, nell’amore incondizionato di entrambi per la natura, il paesaggio e l’avventura… Sono tanti gli inizi.

Fatto sta che questa storia ha travolto a un certo punto anche la loro figlia Eva e suo marito Javier Pedrazzini, che nel 2010 lasciano le loro carriere di documentarista e di diplomatico, per unirsi alla conduzione dell’azienda.

Tornando al 1998, per Gemma e Paolo fu una folgorazione: una piccola valle nelle prime colline, protetta e ventilata, un paesaggio incontaminato, mediterraneo, silvestre e boschivo al contempo, una perfetta esposizione, perfetta l’inclinazione, la giusta dimensione per un progetto importante e ambizioso, ma molto personale.

Poter cominciare da zero, senza la rete protettiva di una tradizione locale, ha concesso ai Baratta la libertà di poter ascoltare solo il terreno e il clima, e di piantare le varietà che meglio avrebbero espresso personalità ed eleganza.

Corroborati da Carlo Ferrini, consulente fin dall’inizio, Gemma e Paolo scelsero di piantare quindi Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Alicante Bouschet, che in queste colline mediterranee e arcaiche hanno presto trovato un’espressione personalissima.

In pochi anni di intensa progettazione e di lavoro serrato, i dissestati campi da pascolo sono stati trasformati in un vigneto modello. La cantina è stata costruita per integrarsi col paesaggio, interrata per i 2/3 e disegnata per lavorare in gravità e con metodo parcellare. Fu completata nel 2004, l’anno della nostra prima annata.

Durante i lavori di preparazione del terreno, le ruspe incontrarono dei ciclopici massi. Furono estratti con grande cautela e, per la loro monumentale bellezza, furono messi in giro tra i viali e i vigneti, a far loro da guardiani. Sono il simbolo della Tenuta, simbolo di rispetto, di forza dell’intuizione e di determinazione nella sua realizzazione.

 

L’azienda ha sviluppato una sempre crescente attenzione al rispetto dell’ambiente in tutti gli aspetti del processo di produzione. Dal 2017, con esame biennale, ottiene la certificazione V.I.V.A. “Vitivinicoltura Sostenibile” dal Ministero dell’Ambiente.

 

Nel 2018 Tenuta Monteti ha acquisito la proprietà vicina, al di là della strada e alle pendici del colle Monteti, incorporando così 5000 piante di olivo a regime biologico, nuovi boschi, e 6 ettari di campi su cui piantare nuovi vigneti. Abbiamo introdotto una nuova varietà, il Mourvèdre.

L’estensione attuale è di 142 ettari, 30 dei quali di vigneto, 20 di olivi, il resto sono campi liberi e boschi. Amatissimi giardini e roseti circondano i fabbricati.

CHI SIAMO

Eva Baratta e Javier Pedrazzini

Direttrice generale e Supervisore alla produzione nonché Responsabile commerciale

Nata a Roma e nato a Buenos Aires, si incontrano nel 1999. Dopo aver vissuto in diversi paesi, nel 2010 lasciano le rispettive carriere di documentarista e di diplomatico argentino per dedicarsi a Tenuta Monteti.

Roberto Rossi

Agronomo

In azienda fin dall’inizio, come responsabile agricolo coordina magistralmente la cura delle vigne, degli olivi, dei boschi e dei giardini.

Michela Bussu

Enologa

Laureata presso l’Università di Pisa, dopo varie esperienze lavorative, entra in Tenuta Monteti nel 2022 come enologa responsabile di cantina.

Aurora Nucci e Francesca Falaschi

Ufficio

Aurora si prende cura delle visite, degli eventi e della vendita diretta.
Francesca gestisce le pratiche commerciali e amministrative.

Silvio, Francesco, Nicoleta, Angela, Marilena, Michela, Ketj, Stefania, Pier Giovanni, Cherubino, Emiliano, Alessandro, Cesare, Angelo, i nostri collaboratori di campo e cantina.